In merito all'articolo “Cede la strada a Calcinate – Nel fossato un camion di gpl” a firma della sig.ra Monica Armeli e pubblicato sul quotidiano “L'Eco di Bergamo” del 22 gennaio 2013 corre obbligo precisare quanto segue:
- il fossato citato dall'articolo non è la roggia Borgogna bensì la roggia Patera Superiore;
- la strada citata dall'articolo è una strada privata e non è adibita ad uso pubblico;
- come rilevato sul posto, successivamente al sinistro, non si è verificato nessun cedimento dell'asse viario ovvero cedimento spondale mentre è evidente il danneggiamento della sommità spondale della roggia da imputare presumibilmente al possibile transito di mezzi veicolari che non si limitano ad occupare la sede viaria ma bensì invadono anche gli spazi limitrofi ove non è in alcun modo consentito il transito quali appunto le sommità delle sponde dei canali.
Le cause del ribaltamento del camion non possono essere pertanto imputate in alcun modo alla roggia ovvero ad una negligente o non adeguata gestione della stessa da parte del Consorzio di Bonifica.
Si precisa altresì che la manutenzione ordinaria e straordinaria, inclusa la messa in sicurezza ovvero adeguamento alle nuove esigenze di transito, delle strade insistenti nelle fasce di rispetto dei corsi d'acqua, quale appunto la roggia Patera Superiore, sono di esclusiva pertinenza degli utilizzatori della strada e non del gestore del corso d'acqua.
Si invita pertanto la cittadinanza e gli utenti al rispetto delle rogge, sia quali elementi di pregio e di caratterizzazione del territorio bergamasco che per la loro insostituibile valenza idraulica, ambientale ed ecologica, evitando ogni comportamento ed azione, quale in transito sulle sommità spondali, che possano danneggiarle.
Direttamente, come nel caso del camion sopracitato, od indirettamente ogni danno ambientale si ripercuote sia su chi lo provoca che sulla collettività.