“In 15 ore è caduta la pioggia di un mese” a Bergamo, così titola un quotidiano nell’edizione del 16 maggio.
Si tratta di un vero e proprio evento che può essere classificato come eccezionale e quindi tra gli episodi “alluvionali”.
Anche la nostra provincia di Bergamo non è stata risparmiata da questa vera e propria ondata di piovosità molto intensa ed a tratti battente in modo impressionante.
Fin qui le notizie allarmanti. Ma non dobbiamo dimenticare anche un aspetto positivo in questa circostanza critica. Le opere idrauliche gestite dal Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca hanno funzionato in modo efficace ed efficiente mettendo in sicurezza il territorio circa di 80.000 ettari. I poco oltre 2500 km di canali con tutte le rogge consortili hanno drenato tutto quanto era necessario. Le vasche di laminazione, Lesina (Isola), Astino (città), e Morletta (Levate) hanno raggiunto livelli di guardia svolgendo appieno il loro ruolo.
Lo scolmatore del Torrente Morla nel Fiume Serio ha allontanato circa 400.000 Mc di acqua in poche ore.
Lo scaricatore della Roggia Serio nel Fiume Brembo altrettanto, così come lo scolmatore di Cascina Lupo a Longuelo.
Il Canale di Gronda Sud ha registrato la performance maggiore in questo evento con 600.000 Mc. Per comprendere meglio i volumi drenati come termine di confronto, una piscina olimpionica ha un volume di 2500 Mc, il solo Canale di Gronda Sud ha allontanato l’acqua contenuta di 240 piscine olimpioniche.
Nella notte successiva le condizioni meteo sono ulteriormente peggiorate spostandosi da ovest verso est del comprensorio ma scaricando una quantità di acqua piovana ancora maggiore e questa volta mettendo in crisi il sistema di smaltimento partendo dal reticolo idrico regionale a cui si è andati incontro con la rete di bonifica a valle per cercare di contenere al massimo l’ondata di acqua riversata sul territorio.
Quello che rimane dopo questa piovosità eccezionale è un grande lavoro di ripristino delle condizioni di sicurezza delle rogge e canali che naturalmente necessitano anche di manutenzione e cura che generano notevoli costi, ma che riservano sicuri benefici.
Di tutti i costi ve ne è uno che potrebbe decisamente essere evitato: quello dei rifiuti gettati nelle rogge e canali consortili che impegnano un’importate spesa che si riversa sui cittadini contribuenti
Bergamo, 17 maggio 2024
IL PRESIDENTE
Franco Gatti